Centro Olistico Regionale Shen Men
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Il Qi Gong

Il Qi Gong è una antichissima disciplina legata ai principi della Medicina tradizionale cinese che attraverso particolari movimenti di esercizio fisico, uniti al controllo della respirazione e alla concentrazione mentale permette il mantenimento della buona salute e del benessere sia fisici che psicologici, tramite la cura e l'accrescimento della propria energia interna.

I corsi di Qi Gong del COR sono tenuti da Vania Pedronetto, Michele Isola, Ilaria Simonin.

ORARI:
il lunedì dalle 20:15 alle 21:45 con Vania
il giovedì dalle 19:00 alle 20:15 con Vania

il venerdì dalle 18:00 alle 19:15 con Ilaria
​il sabato dalle 15:30 alle 17:00 con Michele

e inoltre, fuori sede,
il martedì a Muzzana del Turgnano presso la sede degli amici di SOUL Coworking alle 19:30
il martedì e giovedì mattina a Palazzolo alle 09:30 (POSTI ESAURITI)
il mercoledì a Codroipo dagli amici della Stanza Yoga con inizio alle 18:45


Alcuni dei numerosissimi temi affrontati durante i corsi sono:
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​​La Meditazione Chan
Un'antichissima forma di meditazione introdotta da Bodhidharma (o Da Mo), il mitico fondatore del Buddismo Zen, presso il tempio di Shaolin a integrazione della nuova forma di ginnastica da lui stesso introdotta per temprare il corpo e lo spirito dei monaci. Tra le altre forme praticheremo la Meditazione del Vento, dell'Acqua, del Sole e della Luna, la Meditazione del Muro Bianco e la Meditazione Tong Chan.
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Le Marce della Salute
Una pratica del Guo Lin Qi Gong che consiste in 5 camminate dove i movimenti delle gambe e delle braccia vengono armonizzati attraverso una precisa respirazione.

La pratica aiuta ad acquisire una camminata fluida, decomprimere le articolazioni, rilassare le fasce muscolari e garantire un movimento vitale fino a tarda età. Inoltre attiva la circolazione del sangue e la sua profusione negli organi interni, lavora sull'ossigenazione profonda dell'organismo e di tutte le sue cellule sane contrastando la crescita dei  processi degenerativi.

Taiji Qigong Shibashi
​太極氣功十八式
La forma di Taiji Qi Gong praticata durante l'appuntamento significa 18 forme o movimenti. E' stata creata nel 1979 dal celebre Professor Lin Housheng, direttore dell'Istituto di Ricerca per il Qi Gong della città di Shanghai. Il Taiji Qigong Shibashi combina la bellezza dei movimenti del Taijiquan con gli effetti benefici del Qigong e della Meditazione. Essendo più semplice del Taiji, il movimento fluido può facilmente seguire la respirazione e creare una sensazione di rilassatezza e di una sorta di galleggiamento in tutto il corpo. La mente si rilassa e osserva i movimenti creando immagini ispirate al nome dei singoli movimenti come "Aprire il petto", "Remare in un lago tranquillo" o "il pescatore getta la rete". Questa forma lascerà il nostro corpo rilassato e pieno di energia in 20 minuti.
Il Taiji Qigong Shibashi viene insegnato nelle Università mediche cinesi. Sviluppa vitalità e longevità nelle persone sane e viene raccomandato per chi soffre di ipertensione, problemi respiratori, disturbi digestivi e dolori alla schiena. Viene anche utilizzato per supportare i pazienti trattati con cure chemioterapiche.
Il Taiji Qigong Shibashi viene promosso come esercizio per la buona salute dai governi di Indonesia, Malesia, Singapore e Tailandia. Nel 1991, il Programma di Sviluppo della Nazioni Unite ha raccomandato la promozione del Taiji Qigong Shibashi in tutto il mondo.

Durante il corso verranno insegnate le prime due forme di 18 esercizi ciascuna utili ad aprire i 4 passaggi e attivare il Qi al centro delle mani e dei piedi.

Gli esercizi del filmato:

Preparazione

Posizione di base:
piedi paralleli alla larghezza delle spalle;
ginocchia leggermente flesse;

bacino ruotato in avanti;
spalle pesanti e testa leggera;
mento delicatamente retratto verso lo sterno.

Sempre mantenendo le piante dei piedi appoggiate a terra:
INSPIRO - peso sugli avampiedi

ESPIRO - peso sui talloni

1.1 Il Qi si risveglia

- il movimento deve corrispondere esattamente al ritmo respiratorio facendo in modo che le braccia non stiano mai ferme, né lungo i fianchi, né sollevate in avanti;
- le braccia salgono distese, ma non tese;

- scendono rilassando le articolazioni di spalle, gomiti, polsi e per ultime le mani, come se fossero delle piume che si depositano gentilmente a terra;
- i palmi accarezzano l'aria davanti a noi;
- mantenete le ginocchia flessibili.

1.2 Aprire il petto

- come vedete l'esercizio contiene il precedente, ma la respirazione va regolata a questo nuovo movimento che è lungo il doppio rispetto all'altro;
- il movimento non va “accorciato” facendo delle linee diagonali, ma salite con le braccia verticalmente e apritele in orizzontale all'altezza delle spalle;
- non sforzate l'apertura del petto, sentite però le scapole che si avvicinano alla colonna per quanto possibile;
- cercate di visualizzare un panorama naturalistico: un lago meraviglioso che riflette la luce del sole e il cielo azzurro senza nubi, ascoltate il cinguettio degli uccelli, il rumore del vento che agita le fronde degli alberi tinte di tutte le tonalità del verde (se possibile fare l'esercizio con una finestra aperta);
- inspirando lasciate che l'energia, la pace e la serena calma di questo panorama entrino nel vostro cuore.

1.3 Danzare con gli arcobaleni

- il peso del corpo si sposta sul piede sinistro inspirando e sul piede destro espirando;
- cercate di mantenere il busto sempre perpendicolare al pavimento, senza sfiancare;

- il centro dei palmi delle mani ospita l'inizio e la fine di due meravigliosi arcobaleni: facendo l'esercizio ne osservate uno ruotando il capo mentre l'altro penetra all'interno del corpo attraverso la fontanella inondando dei colori della vita gli organi interni e gli organi di senso.

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