Con questo post cominciamo a presentare gli esercizi di Pranayama così come vengono descritti nel libro "Pranayama Rahasya with scientific factual evidence" di Swami Ramdev e presentati in Friuli da un suo allievo diretto, il Ven. Lobsang Dhonden, monaco tibetano spesso ospite del "Centro per lo sviluppo della saggezza" di Polava. Questi esercizi verranno fatti e condivisi regolarmente anche presso il COR a partire dalla seconda metà di settembre: tenete d'occhio il Calendario per giorni e orari!
Bhastrika Pranayama
Preferibilmente in Siddhasana o Padmasana, ma anche in Sukhasana, seduti su una seggiola o sul divano! L'importante è praticare costantemente e regolarmente.
Bocca chiusa, occhi chiusi, si respira dal naso.
Si inspira e si espira per circa 2-3 secondi per ciascuna operazione (circa 12 respirazioni complete al minuto) fino a raggiungere i 5 minuti. Si può cominciare con una decina di respirazioni e poi si estende la durata della pratica un poco alla volta.
Durante l'esercizio si pensi a ciò che c'è di nobile e puro nell'universo: il divino, l'energia, la santità, la serenità,... Tutto ciò entra nel nostro corpo durante l'inspirazione. Con l'espirazione invece ci liberiamo delle tossine fisiche e mentali che abbiamo lasciato involontariamente entrare dentro di noi.
Non si deve riempire lo stomaco, l'aria entra e riempie la parte alta del petto. E' possibile accompagnare la respirazione con un movimento delle braccia che, durante l'inspirazione, raccolgono energia e purezza dalla terra, la sollevano dall'addome fino al collo e le spalle e la distribuiscono in tutto il torace durante qualche momento di apnea per poi buttare fuori tutte le negatività accompagnando il getto d'aria che fuoriesce dal naso verso terra.
Chi soffre di pressione alta o di problemi di cuore è bene esegua la pratica del Bhastrika Pranayama in maniera lenta.
Chi ha il naso tappato cominci tappando la narice destra e facendo l'esercizio soltanto con la narice sinistra e poi il contrario alla velocità che gli consente il suo stato. Successivamente con entrambe le narici.
Inoltre è bene praticare il Pranayama a stomaco vuoto, al mattino prima di colazione o almeno 5 ore dopo un pasto.
Questa pratica cura raffreddore, catarro, allergia, asma, sinusite, problemi alla tiroide e tonsillite. Rinforza i polmoni. Il sangue si purifica. Il Prana e la mente si stabilizzano.
Bocca chiusa, occhi chiusi, si respira dal naso.
Si inspira e si espira per circa 2-3 secondi per ciascuna operazione (circa 12 respirazioni complete al minuto) fino a raggiungere i 5 minuti. Si può cominciare con una decina di respirazioni e poi si estende la durata della pratica un poco alla volta.
Durante l'esercizio si pensi a ciò che c'è di nobile e puro nell'universo: il divino, l'energia, la santità, la serenità,... Tutto ciò entra nel nostro corpo durante l'inspirazione. Con l'espirazione invece ci liberiamo delle tossine fisiche e mentali che abbiamo lasciato involontariamente entrare dentro di noi.
Non si deve riempire lo stomaco, l'aria entra e riempie la parte alta del petto. E' possibile accompagnare la respirazione con un movimento delle braccia che, durante l'inspirazione, raccolgono energia e purezza dalla terra, la sollevano dall'addome fino al collo e le spalle e la distribuiscono in tutto il torace durante qualche momento di apnea per poi buttare fuori tutte le negatività accompagnando il getto d'aria che fuoriesce dal naso verso terra.
Chi soffre di pressione alta o di problemi di cuore è bene esegua la pratica del Bhastrika Pranayama in maniera lenta.
Chi ha il naso tappato cominci tappando la narice destra e facendo l'esercizio soltanto con la narice sinistra e poi il contrario alla velocità che gli consente il suo stato. Successivamente con entrambe le narici.
Inoltre è bene praticare il Pranayama a stomaco vuoto, al mattino prima di colazione o almeno 5 ore dopo un pasto.
Questa pratica cura raffreddore, catarro, allergia, asma, sinusite, problemi alla tiroide e tonsillite. Rinforza i polmoni. Il sangue si purifica. Il Prana e la mente si stabilizzano.